Oggi ho scoperto che l’inventore della plastica è stato un italiano, Giulio Natta, e che per questo ha anche vinto il Nobel per la chimica nel 1963.
Per uno di quegli strani giochi di perle di vetro che spesso capitano navigando il web, ho cercato il numero di vincitori di Nobel a seconda della loro nazionalità e ho trovato questa tabella:
Vincitori del Nobel per paese | ||
---|---|---|
Pos | Paese | Totale |
1 | Stati Uniti | 287 |
2 | Regno Unito | 110 |
3 | Germania | 94 |
4 | Francia | 57 |
5 | Svizzera | 24 |
6 | URSS e Russia | 24 |
7 | Italia | 20 |
8 | Svezia | 19 |
9 | Canada | 18 |
10 | Paesi Bassi | 18 |
11 | Ungheria | 14 |
12 | Danimarca | 14 |
13 | Polonia | 14 |
Per mia curiosità ho voluto provare ad aggiungere un paio di colonne, popolazione in milioni di abitanti e il rate nobel per milione, ordinando poi la tabella per quest’ultimo valore:
Vincitori del Nobel per paese | ||||
---|---|---|---|---|
Pos | Paese | Totale | Pop | Nob/Pop |
5 | Svizzera | 24 | 7.8 | 3.08 |
12 | Danimarca | 14 | 5.4 | 2.59 |
8 | Svezia | 19 | 9.1 | 2.09 |
2 | Regno Unito | 110 | 65 | 1.69 |
11 | Ungheria | 14 | 10 | 1.40 |
3 | Germania | 94 | 81 | 1.16 |
10 | Paesi Bassi | 18 | 16 | 1.13 |
1 | Stati Uniti | 287 | 308 | 0.93 |
4 | Francia | 57 | 65 | 0.88 |
9 | Canada | 18 | 34 | 0.53 |
13 | Polonia | 14 | 38 | 0.37 |
7 | Italia | 20 | 60 | 0.33 |
6 | URSS e Russia | 24 | 293 | 0.08 |
Wow! Tutto mi aspettavo fuorché scoprire gli svizzeri al primo posto.
E gli italiani al penultimo…
“Oggi ho scoperto che l’inventore della plastica è stato un italiano, Giulio Natta”
Si vede che non hai fatto il Poli. Lì non perdono occasione per ricordartelo, dal nome del dipartimento di chimica, alle aule… Io l’ho scoperto nel lontano 1984 🙂
Eh, no, non ho fatto il Poli. Quando mi trovai a scegliere avevo queste due alternative:
1) 4 anni, 18 esami, 16 ore settimanali senza obbligo di frequenza, discreto numero di donne
2) 5 anni, 30 esami, 34 ore settimanali con obbligo di frequenza, donne… quali donne?
Ho scelto la 1.
Ok, il fatto che non esistesse ai tempi ingegneria informatica ha aiutato la mia scelta 🙂
Ma quale obbligo di frequenza? Io non ho mai frequentato nulla, a parte Analisi I e II e non c’era l’obbligo.
E le donne? Quante ne vuoi, dall’altra parte della strada ad Architettura, dove passavo buona parte del mio tempo visto che non avevo obbligo di frequenza 🙂
Si vede che hanno cambiato le regole per via delle defezioni a favore di Sciende dell’Informazione (1950 iscritti al primo anno nel 1983)
PRATICAMENTE, E PER FARTI PIACERE,
CHI HA UNA CROCE NELLA BANDIERA VINCE
Intendi dire che dio esiste? 🙂
Postulando la sua esistenza, questo è un suo segno,
come dicevano i templari: “Dio lo vuole!” …et scientia fuit,
quindi la chiesa faccia il piacere di aggiornarsi
In realtà non c’è da stupirsi se Svizzera Svezia e Danimarca sono ai primi posti. Furono paesi neutrali durante l’ultimo conflitto, e molti scienziati vi presero la cittadinanza. Ad esempio lo stesso Einstein non era cittadino tedesco, infatti rinuncio alla cittadinanza tedesca in favore di quella Svizzera prima della guerra.
Pinco, hai ragione. Me l’avevano già fatto notare ma solo a voce, grazie per averlo segnalato qui.