Marciapiedi

Sabato sera sono a Milano per bere una birra con il mio amico Carlo.

Piove che dio la manda, non vedo l’angolo di un isola pedonale e lo prendo in pieno con la gomma sinistra.

Spero di averla fatta franca… faccio qualche metro. Non l’ho fatta franca.

Le auto di oggi non hanno la ruota di scorta ma uno schifoso kit. Provo col kit ma capisco subito che non serve a nulla, per cui lo ripongo senza sprecarlo (è di quelli che riempiono la gomma di una sostanza collosa e bianca).

Chiamo il soccorso, arriva dopo più di un’ora e si porta via la macchina.

Vado a piedi con Carlo a bere la famosa birretta con annesso Sushi.

Dormo a casa sua e mi faccio venire a prendere la mattina dopo da Lucia (che per fortuna sta tornando da Venezia).

La macchina è una full rental per cui, a partire da lunedì, capire dove fosse finita, quando avrei potuto ritirarla, se la sostituzione fosse compresa o meno, è una bella impresa.

In ogni caso oggi, mercoledì, finalmente posso andare a prenderla.

Alle 16 sono nuovamente in possesso della mia auto.

È presto per cui vado in un negozio di articoli sportivi a Milano.

Parcheggio.

Prendo lo spigolo del marciapiede con la gomma destra. Niente di che. Non è certamente possibile che l’abbia rotta nuovamente.

Scendo.

Giro intorno all’auto.

Sento un sibilo.

Vedo il piccolo squarcio di lato.

IMG-20150225-WA0020

<cinque minuti di censura>

Riprovo col fottuto kit. Questa volta deve funzionare.

Lo apro e stavolta mi accorgo che ci sono due tubicini: uno per l’aria (quello che ho usato sabato) e uno per spruzzare la schifezza appiccicosa (che sabato, al buio, manco avevo visto).

Tutto fiducioso lo attacco e faccio partire il compressore attaccato all’accendisigari attraverso la portiera destra aperta all’uopo.

La sostanza bianca sembra passare piano piano nel tubicino.

Troppo piano.

Anche stavolta mi rendo conto che non c’è verso.

Stacco il tubicino e lo appoggio per terra.

Mi accingo a spegnerlo, ma vedo che forse la bomboletta era sottosopra, per cui provo a girare il compressorino. Giusto per curiosità.

Effettivamente era così.

Infatti ora il tubicino, staccato dalla gomma, inizia a spruzzare dappertutto quella schifosa sostanza appiccicosa.

E, siccome la portiera destra era aperta e il tubicino si era riarrotolato, lo fa dentro la macchina, conciandola uno schifo di macchie bianche collose e appiccicaticce.

Spengo tutto.

<cinque minuti di censura>

Pulisco alla bell’e meglio l’auto con un piccolissimo fazzolettino, l’ultimo che avevo.

Chiamo il carro attrezzi.

Mi faccio trainare da un gommista e nel frattempo discuto con il trainatore. È dell’Ecuador ed è qui da 15 anni. Ironia della sorte a settembre probabilmente potrei andare proprio là in vacanza. Anche lui vuole tornare nel suo paese d’origine, perché non è più bello come una volta qui, non si lavora bene. Solo che vendere la casa adesso non è il massimo. Un tipo simpatico e sveglio.

Magari era destino che rompessi la gomma per conoscerlo.

No, non regge.

Arrivo dal gommista.

Faccio cambiare le due gomme.

Il gommista le cambia, cambia una luce anabbagliante che era bruciata. “Olio?” mi chiede. Tutto soddisfatto per le mie gomme nuove gli dico di sì, di controllare pure. Incredibile. A quanto pare non c’era una sola goccia d’olio rimasta. Meno male che gli è venuto in mente di verificare perché, dice, la macchina a breve si sarebbe fermata e avrebbe potuto fondere il motore. Ora ho capito il senso di tutto: non ritrovarsi in autostrada con la macchina fusa.

In fondo ho avuto fortuna.

9 thoughts on “Marciapiedi

  1. Ti capisco, a me è successo di peggio, ma non te lo racconto in questa occasione. Comunque ho comprato una automobile con la ruota di scorta, anche se è un ruotino, al posto del kit. E in due anni l’ho già usata 5 volte, due delle quali in vacanza, di notte, lontano da qualsiasi fonte di luce, con la macchina carica carica carica di bagagli sistemati proprio SOPRA l’alloggiamento della ruota di scorta 🙂

  2. Mah… A parte l’idiozia delle auto moderne senza ruota di scorta, mi viene da dire che tra marciapiedi, cadute in fossati (vedi avventura sulla neve) e mancato controllo dell’olio motore, qualche problema con le quattro ruote ce l’hai… 🙂
    Ma la spia dell’olio non si è accesa? A meno che sia bruciata pure quella avresti dovuto avere ancora margine. La mia avvisa di essere al minimo e ti dà almeno 500 km per aggiungerlo.
    Tra parentesi, con un taglio lo spray non serve a nulla, è buono per fori da chiodi, non certo per squarci
    Se poi ci metti l’anabbagliante bruciato senza che te ne rendessi conto… Hai uno score da donna al volante :-))))
    Si fa per scherzare, eh? Se non altro ci hai regalato un’altra perla divertentissima 😉

    • Ahaha! Grande Dave, hai solo ragione. Io sono conscio dei miei limiti, non per nulla ho una macchina col cambio automatico. Non mi interessa nulla delle quattro ruote, mi basta che mi portino a destinazione senza fare rumore. Mai controllato l’olio. L’anabbagliante non era bruciato ma andava a tratti. Si vede che io lo guardavo sempre quanto andava… 🙂
      Per piacere, continua a scherzare e, come dico in questi casi, sono stato fortunato perché ho così una nuova storia da raccontare 😉

  3. Se l’anabbagliante andava a tratti in realtà guardavi la freccia :-).
    E comunque:
    1) cazzo vai a fare sempre a milano che ci sono i marciapiedi? Rimani in territorio insubrico.
    2) propongo un bel paio di occhiali per la guida, in attesa di macchine con l’avviso per i marciapiedi

  4. Grazie per il trittico di racconti.
    Mi hai dato sorridere perché sono cose che capitano ma hai sicuramente un modo migliore del mio di prenderle.
    Dimmi tu la sfortuna che ci vuole a bucare la stessa ruota invernale (facendola girare di posizione a ogni cambio stagionale) in 5 inverni 6 volte. Sempre la stessa a prescindere dalla posizione. A parte questo sono mago del cric e non mi spaventano le forature. Solo ho finito il ruotino ormai. 😀

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *