Stefano Lavori

A proposito della scomparsa di Steve Jobs, nel blog struckta stukhtra ho letto questo commento:

Ho ammirato i suoi giocattoli e la sua capacità di inventarli e rinnovarli. Eppure non capirò mai chi mitizza un uomo che non ambiva affatto al Nobel per la pace, né a cambiare il mondo per quello che un essere umano può intendere con “cambiare in meglio la condizione in cui si trova l’umanità di questo pianeta”. Il suo unico credo era la realizzazione dei propri desideri (giocattoli perfetti, migliaia di dipendenti, milioni di pezzi prodotti, miliardi di dollari). C’è riuscito, ha sbaragliato la concorrenza, ha avuto ragione su tutta la linea, ha costretto tutti gli altri a copiarlo, ha goduto dei propri successi, e in questo è stato bravo, anzi, bravissimo. E quindi?
Per piacere, non mitizziamo l’individualismo.

Queste frasi mi hanno colpito perché, in fondo le condivido e anche io penso che sia sbagliatissimo mitizzare qualsiasi individuo (eccetto Feynman ovviamente :-)). Proprio per questo ho riflettuto del perché, nonostante tutto, anche io sia rimasto così intristito dalla sua scomparsa.

E dopo aver riflettuto ho realizzato che mi dispiace perché non saprò mai cosa avrebbe inventato nei prossimi 20 anni…

Come mi dispiace immaginare l’enorme materiale intellettivo umano sprecato nella forma di tutti gli individui che non possono “sbocciare” appieno essendo nati in zone del mondo dove si fa fatica ad arrivare a 15 anni…

Come mi dispiace dover sparire tra un po’, più tardi possibile, senza sapere perché e per come siamo qui, e se siamo soli, e se non siamo soli chi c’è con noi…

Come mi dispiace non poter mai sapere se l’ipotesi di Riemann è vera…

Come mi dispiace perché ogni tanto bisogna dispiacersi per godere di più i momenti in cui non ti dispiace niente 😉

7 thoughts on “Stefano Lavori

  1. Nonha inventato poi molto. Ha solo commercializzato meglio di altri idee innovative di altri. A iniziare dal Macintosh che utilizzo’ il sistema a icone e finestre che Xerox aveva disdegnato dopo averlo creato.
    E’ stato un grande uomo di marketing. Ma non ha ineventato nulla. Anche le guerre legali che ora la Apple sta tenendo contro i suoi concorrenti non sono una loro idea. Ma la sanno usare e pubblicizzare forse meglio. Forse.

  2. C’è un typo sul nome del blog.
    Per il resto, come si può non essere tristi di fronte alla scomparsa di qualcuno che era giá un mito quando noi 30 anni fa muovevamo i primi passi nel mondo dell’informatica? Quella generazione, così vicina alla nostra, ha cambiato il mondo e noi ne siamo stati contemporianei e abbiamo visto le cose crescere sotto i nostri occhi.
    Ricordo quando vendevo gli Apple II e ogni nuovo prodotto suscitava la mia meraviglia…
    Che periodo fantastico!

  3. Come ateo parlo spesso con Dio di argomenti seri, lui mi ha assicurato che l’ipotesi di Riemann è vera… vai tranquillo.
    A me i suoi giocattoli non sono mai piaciuti, l’ammirazione non è per il business man (Bill Gates ha fatto più soldi …), ma per come ha affrontato la vita con un tumore al pancreas, è questo che ispira.

    • In realtà sembra che non abbia affrontato con tutta questa intelligenza il tumore al pancreas. Il suo tipo di pancreas aveva all’apparenza quasi il 100% di sopravvivenza sui 10 anni. Lui ha deciso per ben 9 mesi di usare medicine alternative e solo dopo questo periodo ha accettato i trattamenti tradizionali, quando oramai era troppo tardi. Infine per avere subito il fegato ha preso residenza in 13 stati differenti. Not so smart…

  4. Credo che Jobs sia stato più di un semplice “uomo Marketin”. Lui ha preso i fallimenti delle altre aziende e ha saputo renderli successi. Dove gli altri fallivano lui è riuscito a tirare fuori l’azione vincente. Jobs non era un inventore né tanto meno un genio. Era un visionario e uno spietato uomo di Marketing. Ma il mondo, purtroppo o per fortuna, ha bisogno anche di queste figure. Se ci siamo scandalizzati con Jobs, vedremo cosa accadrà con Cook (ancora più spietato dello stesso Jobs).

    In ogni caso, il mondo ICT ha perso una figura importante.
    La Apple, forse, una figura fondamentale.

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