Adoro la crema

Dopo aver letto questo post, senz’altro riterrete il titolo un po’ fuorviante, ma tant’è 🙂

Stamattina stavo discutendo con la mia dolce metà di questa notizia, rising funeral costs: can you afford to die?, al che le ho detto “dovessi mai schiattare, ti prego, non spendere un solo euro per il funerale: niente camposanto, niente chiesa (ovviamente), cremami e spargi le ceneri sopra un campo di fragole (che tanto mi hanno dato in vita). Poi, con i soldi risparmiati, fai una bella festa dove vengono proiettate le mie facce, un paio di preghiere per il Flying Spaghetti Monster e finita lì”.

Alla sua risposta che non è possibile, che comunque morire costa un sacco, che è vietato dalla legge, ecc. ho risposto, col mio solito adorabile cipiglio, che avrei diseredato lei e i figli per non obbligarli a pagarmi il funerale e farlo così pagare al comune e via dicendo.

Insomma, una piacevolissima discussione 😀

Tornato in ufficio ho fatto qualche ricerchina sul web e ho scoperto che c’è una legge del 2001 che toglie il divieto di spargere le ceneri e che il costo della cremazione è fissato, sempre per legge, ad un massimo di 537,97 €. Inoltre diverse città applicano tariffe minori per incentivare la cremazione (a Milano 234 €, a Venezia solo 120 € e a Roma gratis!). Tra l’altro già oggi in Italia si raggiunge il 10% dei casi e in alcune città si supera il 50%.

Insomma, qui lo dichiaro pubblicamente: quando (e se) crepo, massimo 537,97 € (sempre che non riesca a spostarmi in tempo a Roma) e le mie ceneri sopra un campo di fragole.

Ah, mi raccomando: non gettatemi controvento! 😀

 

9 thoughts on “Adoro la crema

  1. Indubbiamente un post da “fuoriclasse”!
    Condivisibili tutte le richieste.
    Indispensabile l’ultimo suggerimento…

  2. Mio padre diceva sempre che se fosse morto non gli sarebbe importato se lo avessimo anche buttato in un cassonetto… Un po’ condivido.
    Ma per quanto anche a me non freghi molto che fine possa fare il mio corpo dopo la mia dipartita, da superstite comprendo il bisogno di restare legati a qualcosa di tangibile della persona che se n’è andata. Anche se di fatto è un guscio vuoto.

    Anyway: hai forse detto alla tua dolce metà che dalle ceneri della cremazione si può realizzare un diamante? Magari con questa prospettiva cambia opinione. Non foss’altro che per poterti rigirare su un dito per il resto della (sua) vita 🙂

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